Settori e collane

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TERRAZZI e PICCOLI GIARDINI

00077
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Dettagli del prodotto

Elena Accati

f.to 24 x 30 cm - 360 pagine

ISBN 978-88-7889-243-9


Un piccolo giardino, un terrazzo o, semplicemente, un balcone offrono la possibilità a chi lo possiede di essere a contatto con la natura, di seguirne i suoi ritmi, di gioire per i colori, le forme, le fragranze che appaiono sempre mutevoli. Le piante richiedono cure attente e competenti, tuttavia ricambiano sempre con grande generosità chi loro si dedica; anzi l’occuparsi della vegetazione serve anche a riempire i vuoti o le difficoltà che, a volte, nella vita si possono incontrare. Questo libro si propone di raccontare una settantina di luoghi poetici, privati, quasi sospesi nell’aria o nascosti alla vista per difendere la privacy, presenti a Torino e nelle sue immediate vicinanze. Essi sono documentati con l’occhio attento e sensibile della macchina fotografi ca di Paolo Santoné e di Gianpietro Zanardi con l’intento di apprezzare e trasmettere la cultura botanica raffi nata presente in ogni realtà, e le soluzioni progettuali innovative o tradizionali adottate. Chi legge viene come invitato a salire su di una immaginaria mongolfi era e a seguire una serie di itinerari per conoscere un patrimonio verde e fi orito, ricco e variegato, suggestivo ed inaspettato, che nota soltanto chi camminando alza lo sguardo e sa concedersi il lusso di qualche pausa, ripensando un poco la sua vita in termini di meditazione ed introspezione, di amicizia e di gioco, di amore e di convivialità. A tutto questo un angolo verde dovrebbe, infatti, invitare. La presente pubblicazione si inserisce nel percorso di studio intrapreso, una ventina di anni or sono, a livello di didattica e di ricerca, sul giardino storico e contemporaneo dal settore di Floricoltura del Dipartimento di Agronomia, selvicoltura e gestione del territorio dell’Università di Torino. Questo libro vorrebbe trasferire ai lettori alcuni motivi di attrazione: l’incantevole bellezza, il grande interesse botanico e le tante piccole storie fatte di sensibilità e poesia che ciascun proprietario, con notevole generosità, ci ha regalato.


Elena Accati, torinese, laureata in Scienze Agrarie, è stata docente di fl oricultura e di parchi e giardini presso la facoltà di Agraria dell’Università di Torino. Nel corso della sua carriera universitaria si è interessata di fl oricoltura industriale, del giardino storico e contemporaneo a livello di didattica, di ricerca e di divulgazione. La sua attività si è concretizzata in oltre 200 pubblicazioni scientifi che e una ventina di libri. Ha collaborato a numerose testate giornalistiche. Possiede un giardino in Valle Cervo, nel Biellese molto amato e vissuto, dove le acidofi le sono le protagoniste incontrastate. Un conservatory, racchiuso tra betulle e querce, è l’invitante rifugio per pensare, leggere, scrivere, accogliere gli amici. In questo giardino, insieme al marito, sperimenta l’acclimatazione.
Paolo Santoné, ha preso in mano la sua prima refl ex all’età di 14 anni. Dopo gli esercizi adolescenziali accantona momentaneamente la fotografi a e si dedica intensamente all’attività sportiva della canoa di acqua viva; ed è proprio questa attività che successivamente lo induce a riprendere la fotografi a. Collabora perciò con diverse riviste specialistiche del settore su cui pubblica i suoi primi esempi di fotografi a sportiva. Successivamente e parallelamente, sviluppa altri interessi in campo fotografi co.
Gianpietro Zanardi, Architetto. Nasce, vive e lavora a Torino. Poco più che adolescente, a metà degli anni ‘60, frequenta col padre i circoli fotografi ci torinesi dove si respira quel “Tempo Nuovo” fatto di ideali e cambiamenti e la vita associativa è un fermento di iniziative, mostre, concorsi. Inizia a fotografare dimostrando sensibilità e buona tecnica. Predilige il ritratto e la fotografi a sul campo, quella che oggi viene definita “street”, fatta di attimi e intuizioni. Si allontana dalla fotografi a solo quando la professione di architetto gli assorbe tempo e energie; ma proprio l’architettura fornisce nuovi spunti e lo “educa” a riprese sempre più rigorose sia che si tratti di edifici che di... giardini.
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