Il Liberty offre la meraviglia delle figure bizzarre, fantasiose, magari poste nei luoghi più segreti e nascosti, tanto che, per vederle, è necessario curiosare sui cornicioni, sulle cimase, sui contorni, resi lievi ed aerei pur con l’uso del cemento che sembra farsi plastico, in linee curve e sinuose, con attestazioni di uno stile che a Torino ha gli esempi più splendidi e soddisfacenti. Per questo, con il trascorrere degli anni e delle esplorazioni in città, l’autrice è andata ricercando quartieri in cui il Liberty si è espresso, con tante varietà, tante sperimentazioni, tante metamorfosi. Silvia Barberi Squarotti perciò ha pensato che tanti altri torinesi e visitatori della sua città potessero avere lo stesso interesse per luoghi ed edifici più fascinosi. Un volume, quindi, per coloro che amano questa città, le sue forme architettoniche, la sua originalità spesso segreta, al di là degli stereotipi delle vie diritte e regolari e degli isolati quadrati, originalità che rappresenta un’alternativa radicale rispetto all’ordine ed alla ragione.