A Govone, con il convegno “Carolina Invernizio: il gusto del proibito?”, si è voluta ricordare, a 90 anni dalla morte, la popolare fi gura della scrittrice di fi ne Ottocento, discussa e criticata, ma anche molto amata da schiere di lettori di tutto il mondo. L’iniziativa del Centro culturale “Govone e il castello” e della locale Biblioteca Popolare era diretta a rendere omaggio alla vita e all’opera di una concittadina illustre che, avendo sposato il govonese Ten. Col. Marcello Quinterno, vi abitò per alcuni anni, ambientando nel parco del Castello Reale molti dei suoi famosissimi romanzi. “Nella donna del popolo è grande la smania del fantastico, del meraviglioso e dell’inverosimile. Quanto più la cosa è diffi cile da ammettersi, più fa impressione nelle fragili fi bre del suo cuore. Le storie che maggiormente imparano a memoria le nostre operaie sono quelle che trattano di miracoli ed incantesimi; oppure di assassini, di capi banditi, di avventure cavalleresche […]”. “Io prendo così viva parte alla vita dei miei personaggi, che mi commuovo, piango con loro, mi sembra di assistere realmente alle scene che descrivo e sono costretta talvolta a sospendere per un istante il mio lavoro, tanta è la sofferenza che ne provo e che si ripercuote nel mio cervello e nel mio cuore”. “Io ho dei critici una allegra vendetta. Ché le mie appassionate lettrici ed amiche sono appunto le loro mogli, le loro sorelle”.

Antonella Saracco, nata a Nizza Monferrato (At), vive a Govone (Cn). Professore a contratto presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino, è autrice di alcune pubblicazioni, tra cui la biografi a di Stefania Belmondo Più veloci di aquile i miei sogni (Sperling & Kupfer, 2003), la sua riduzione per bambini La favola vera di Stefania Belmondo, più veloce dell’aquila, illustrata e animata da Ugo Nespolo (Daniela Piazza Editore, 2006) e il romanzo Complice il castello (Daniela Piazza Editore, 2006).